maia chair

maia chair
La sua forma unica e incredibilmente versatile, mostrano carattere senza sopraffare l’occhio. La serie maia presenta diverse varianti tutte accumunate da una forte resistenza, flessibilità e durata nel tempo dalla forma slanciata e sinuosa. Con la comunicazione intendiamo esprimere l’idea della sospensione, nata dall’ inconfondibile forma della monoscocca che riprende la forma esagonale della cella di un alveare e quest’ultimo, che in natura, è effettivamente sospeso. Il mondo della natura si sposa perfettamente con lo stile razionalista, data dall’uso del tubolare d’acciaio per la parte portante.
Ogni variante è studiata per poter entrare in qualsiasi contesto, dall’ufficio agli spazi comunitari come istituti di formazione universitaria, centri di ricerca, biblioteche, luoghi di aggregazione scientifica, ecc...
Lo slogan è “una sola sedia, grande varietà”.
Ogni variante è associata a diverse frasi che
esaltano la variante in questione.
Gli schizzi sono parte fondamentale di un progetto. Essi rappresentano la sintetizzazione grafica di una serie di riflessioni e prime idee sulla base di ciò che viene richiesto nel brief.
Sono state abbozzate diverse idee prima di giungere ad una soluzione definitiva.
Si parte dalla volontà di realizzare un oggetto semplice e razionale, una seduta dalla linea funzionale ed asciutta, seguendo un impostazione improntata alla morbidezza.
Si arriva poi a realizzare una forma che deriva direttamente dal mondo naturale. La seduta, insieme allo schienale, si rifà infatti alla forma esagonale della cella di un alveare, mentre la parte portante si ispira alle zampe dell’ape. L’idea del nome nasce a partire dalle iniziali dei nomi delle componenti del gruppo che ha lavorato al progetto.
Variante in legno? Nessun problema!
Impilabilità? Certo!
Per chi non ama sedersi da solo.
Comunicazione offline/online
Un progetto di Alessia Bruni, Ilenia Golino, Alessia Caruso, Maria Giordano
maia chair
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