Drago Bianco
I rari esemplari di Drago Bianco sono animali dalle straordinarie dimensioni. Con un corpo luogo quindici metri (esclusa la coda) e con un’apertura alare larga il doppio, questo animale è unico nel suo genere. La pelle, di un bianco puro, è spessa e dura, per isolarlo dalle gelide temperature del circolo polare artico. Ha zampe larghe dotate di artigli che fanno presa sul ghiaccio e sono un’arma contro le sue prede. Presenta due ossa nel cranio, che fuoriescono simili a zanne. Esistono pochissimi esemplari di drago bianco, ne sono stati stimati appena una ventina in tutto il mondo. Un esemplare femmina può vivere fino a 200 anni e depone un solo uovo, che cova durante un lungo letargo sotto i ghiacci. Sono solitari e percorrono grandi distanze sorvolando la banchisa e il Mare Glaciale Artico, dalle coste della Groenlandia alle isole della Nuova Siberia, ma ancora ben poco si sa delle loro abitudini. Si nutrono principalmente di foche, trichechi e più raramente di cetacei. Durante la caccia  possono immergersi sott’acqua a discrete profondità. 
Viverna Necrofaga 
Comunemente nota come drago barbuto, la Viverna Necrofaga è un animale stanziale, che nidifica in alta montagna. È diffusa in Europa meridionale, Africa, India e Tibet. È un drago dalle medie dimensioni, alto tre metri e con apertura alare di nove. Ha zampe anteriori collegate alle ali e grandi artigli,  utili al trasporto e alla lacerazione delle prede. Sulla schiena e sul retro del muso è cosparso da un caratteristico piumaggio, che varia dai toni del marrone al bianco a seconda della stagione. Ha due lunghe corna ricurve, che talvolta usa come armi contro i suoi stessi simili nella lotta territoriale. Nidifica su pendii di alta montagna in grotte, anfratti, e rovine. È molto territoriale, cambia il nido al massimo una volta sola. Depone una o due uova in tutta la vita,  lunga in media cinquant’ anni. La Viverna  sorvola le montagne in cerca di carcasse, di cui divora tutto, anche le ossa. Talvolta, se non trova cadaveri, aspetta che altri predatori uccidano una preda, per poi scacciarli con potenti ruggiti e fiammate che sputa dalla bocca. Può sputare fuoco fino a cinque metri di distanza, grazie ai gas infiammabili che produce nello stomaco che accende con una speciale ghiandola alla base del collo. 

Drago Marino Maggiore
Non si ha la certezza di quanto a lungo possa vivere un drago marino. Si ipotizza raggiunga la sua crescita massima dopo un secolo, e che possa continuare a vivere per almeno altri trecento anni. Non è certo quanti esemplari ci siano attualmente sulla terra, si suppone dai 1000 ai 3000 individui. Il corpo del Drago Marino è lungo almeno quaranta metri e ricoperto di scaglie blu-verdi. La pinna dorsale percorre l’animale dalla testa alla coda ed è dotato di zampe anteriori artigliate. La riproduzione di questo animale non è mai stata osservata. Si ipotizza avvenga a grandi profondità e che la femmina covi le uova nelle acque più calde. I draghi marini viaggiano per tutti gli oceani, prediligendo le zone equatoriali o le profondità del Pacifico, a seconda delle stagioni. Preferiscono nuotare negli abissi, ma sono stati avvistati numerose volte anche in superficie. Sono in cima alla catena alimentare degli oceani, catturano qualsiasi preda, dai calamari giganti alle balene. Vengono considerati tra i draghi più intelligenti e non sono volontariamente aggressivi nei confronti  dell’uomo. Tuttavia, nel corso dei secoli, gli spiacevoli incontri tra draghi marini e imbarcazioni,  hanno reso questi esemplari tra i più discussi dall’immaginario collettivo.
Drago degli Alberi
Il Drago degli Alberi, detto anche Anfittero Tropicale, è diffuso in tutte le foreste pluviali tropicali. Le sue dimensioni variano dai due ai quattro metri di lunghezza. È un cacciatore notturno, privo di occhi e zampe posteriori. Si sposta agilmente tra gli alberi grazie a un corpo flessibile e ad ali che può ripiegare, anche durante il volo, per evitare ostacoli. Si appende agli alberi grazie alla sua coda prensile e agli artigli all’estremità dell’ala. La pelle è liscia e colorata, con macchie nere e variazioni tra i toni dell’arancione e del marrone. Si muove tramite ecolocalizzazione, indirizzando onde sonore con le escrescenze sulle narici, e captandone il riflesso con orecchie sensibili. È in grado di sputare un getto di veleno urticante a una distanza di circa tre metri. Vive in media vent’anni, e può riprodursi in ogni momento dell’anno. Depone circa tre uova alla volta, solitamente vicino ai corsi d’acqua. I piccoli iniziano la loro vita strisciando a terra, poi si arrampicano sugli alberi e infine imparano a volare e a muoversi agilmente. Durante il giorno dorme a testa in giù avvolto nelle ali, e la notte caccia svariati animali di piccole o medie dimensioni. 

Draco Cornutum Africano
Il Draco Cornutum, detto anche Drago Corridore,  è originario della savana. Ha pochi rivali nell’ambito della caccia: le sue enormi ali e le zampe slanciate lo rendono uno degli animali più veloci al mondo, sia in volo che a terra. Possiede una lunga coda dotata di spunzoni, che sfrutta come timone per virare velocemente durante l’attacco. I lunghi artigli fanno un’ottima presa sul terreno e sulle prede. Infine, presenta un muso appuntito come un becco, che gli permette di afferrare facilmente animali in corsa. È coperto da un duro strato di scaglie spesse e appuntite, che lo rendono praticamente inattaccabile. Durante la caccia il Draco Cornutum sorvola la savana ad alta quota. Grazie alla vista molto sviluppata, individua una preda e le piomba velocemente addosso.  Si nutre principalmente di antilopi, gnu, zebre e altri erbivori. Questi draghi vivono in piccoli branchi, composti al massimo da dieci individui. Le corna vistose dell’animale servono, assieme alla superiorità fisica, a stabilire il suo stato all’interno del branco. Covano un uovo all’anno e si prendono cura dei cuccioli tutti insieme.

A World of Dragons
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